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ESTINTORE IDRICO / SCHIUMA

IDRICO - Sempre più utilizzato è un estintore generalmente a base di acqua additiva con componenti di tensioattivi fluorati e idrocarburati. Questo tipo di additivo svolge una buona estinzione su fuochi di materiali solidi organici (classe A) ed un’eccellente estinzione su fuochi di liquidi infiammabili (classe B).
Tra i vantaggi dell’utilizzo di questi estintori risulta fondamentale la perfetta visibilità al momento dell’impiego, la lunga durata dell’erogazione, una riduzione significativa di danni alle persone e all’ambiente e l’assenza di rilascio di vapori nocivi e/o infiammabili. Difficilmente un incendio spento con l’uso dell’estintore idrico si riaccende, soprattutto se si tratta di incendi di classe B. Pur essendo a base d’acqua, alcuni di questi estintori hanno superato la prova dielettrica a 35 kV (secondo le norme EN 3-2).
L’estintore idrico ha nel serbatoio in acciaio un rivestimento interno plastificato che lo protegge dalla corrosione dei componenti aggressivi contenuti nella soluzione schiumogena o nell’additivo utilizzato. Nei periodi molto freddi, bisogna avere cura che l’estintore non subisca alterazioni per effetto del gelo, in quanto alcuni hanno una temperatura di utilizzo da +5 °C/+60 °C.

SCHIUMA - Gli estintori a schiuma sono particolarmente idonei per i fuochi di classe B cioè per i liquidi infiammabili (benzina, petrolio, nafta, alcool, vernici, grassi, ecc.)nel qual caso il getto va indirizzato contro la parte interna del recipiente e non direttamente sul liquido, affinchè la schiuma vada a ricoprirlo avvolgendolo per distendersi progressivamente su tutta la sua superficie libera.
Essi non sono invece adatti per incendi su apparecchi elettrici sotto tensione e in ambienti al di sotto di +5 °C a meno di ricorrere all’addizione di anticongelanti. I liquidi schiumogeni utilizzati in soluzione con acqua possono essere di natura proteinica o sintetica.

 

ESTINTORE A POLVERE

Sono disponibili in una gamma vastissima di capacità da 1 a 250 kg, ma negli impianti industriali è prassi considerare capacità di 6, 12, 50, 100 e 250 kg. Fino a 12 kg di carica l’estintore è considerato portatile, per le capacità superiori è considerato mobile e conseguentemente è dotato di ruote per lo spostamento; l’estintore da 250 kg infine, è normalmente allestito su un carrellato adatto ad essere trainato da un veicolo.Si distinguono estintori a polvere ABC o polivalente (qualora ne venga garantita la dielettricità possono anche essere utilizzati su fuochi di classe E, ma possono compromettere i materiali) per l’intervento su fuochi A, B e C ed estintori a polvere BC potenziata per l’intervento su fuochi prevalentemente B e C. Nella selezione del tipo di polvere è importante ricordare che le polveri a base di monofosfato ammonico risultano aggressive nei confronti del rame e delle sue leghe; pertanto i materiali degli estintori destinati a operare con tali tipi di polvere dovranno essere opportunamente selezionati.La polvere è contenuta in un serbatoio di capacità adeguata e per l’espulsione viene pressurizzata con gas ed erogata attraverso organi di erogazione di forma e dimensione compatibili con l’uso dell’estintore stesso. Gli estintori fino a 12 kg possono essere: pressurizzati o a bombolina interna.

 

 

 

ESTINTORE A IDROCARBURI ALOGENATI

Questo tipo di estintore è in disuso. La legge ne consente l’utilizzo solo per usi critici. La descrizione viene fatta solo per completezza di informazione. Gli idrocarburi alogenati sono una classe di composti chimici più noti in gergo tecnico come “halon”. La terminologia “halon” deriva da “Halogenated Hidrocarbon” trattandosi di composti costituiti da idrocarburi nella cui molecola alcuni atomi di idrogeno sono stati sostituiti con altrettanti alogeni. Anche per gli “halon” la pressione necessaria alla loro fuoriuscita dall’ugello dell’estintore viene fornita da un gas che può essere CO2 o azoto. Gli estintori a base di composti alogenati erano di impiego quasi generale (non potevano essere utilizzati solo contro fuochi di classe D) ma era buona norma, dopo interventi in locali chiusi (era sufficiente la presenza del 10% di queste sostanze nell’aria per togliere ad essa, il potere comburente), aerare l’ambiente a causa della nocività dei loro vapori e soprattutto dei gas di decomposizione (fluoro di idrogeno, bromuro di idrogeno, ecc.) che avrebbero potuto liberarsi alle alte temperature. Una “overdose” di questi gas, che agiscono sul sistema nervoso centrale e cardiovascolare, può produrre effetti particolarmente gravi sull’organismo umano: aritmia, ipertensione e diminuzione del battito del cuore. I sintomi più evidenti sono stimolazione, tremore, convulsioni, depressione ed anche incoscienza. Considerando che si doveva operare in ambiente confinato si ammette comunque che concentrazioni di vapori “halon” fino al 5% per cinque minuti non siano pericolose per l’uomo. Era tuttavia possibile l’esposizione a concentrazioni superiori e per tempi più lunghi a patto di operare con idonei mezzi protettivi delle vie respiratorie (p. es. con autoprotettore).

ESTINTORE A SABBIA

 

MATERIALE POMPIERISTICO

Dispone di una vasta gamma di materiali antincendio, corredo, idranti, materiale pompieristico, cassette di custodia, lance idranti, motopompe, gruppi attacchi VV.F., naspi, armadi brevettati per attrezzature antincendio D.P.I., per il pronto intervento, e tutto quanto necessario a risolvere pienamente il problema sicurezza. I prodotti sono garantiti per qualità e modalità di costruzione dei materiali impiegati.
Gli idranti antincendio sono valvole ad apertura manuale collegate alla rete di condotte d'acqua corredate di una o più prese o attacchi filettati per tubazioni flessibili e svolgono la funzione di "presa d'acqua". Quelli più utilizzati hanno attacchi UNI 25, 40 e 70 mm. Il suddetto materiale è conforme con quanto previsto dalla norma UNI 10779:2007 e EN 671-3:2001. Ogni idrante è corredato di certificato di collaudo, di dichiarazione di conformità e marcato CE.

NORMA UNI 994 - 1 Prospetto 1

ATTIVITA' PERIODICITA' MASSIMA CIRCOSTANZA
CONTROLLO INIZIALE Non Applicabile Nel controllo iniziale degli estintori
SORVEGLIANZA Raccomandata una volta al mese Secondo il piano di manutenzione
CONTROLLO PERIODICO Sei mesi - entro la fine del mese di competenza Durante le visite del manutentore
REVISIONE PROGRAMMATA Vedi prospetto 2 Durante le visite del manutentore
COLLAUDO Vedi prospetto 2 Durante le visite del manutentore
MANUTENZIONE STRAORDINARIA Non applicabile In caso di utilizzo o non conformità
CONTROLLO INIZIALE

Il controllo iniziale consiste in un esame che deve essere eseguito anche contemporaneamente alla fase di controllo periodico a cura dell’azienda di manutenzione subentrante e deve prevedere una serie di accertamenti di seguito elencati :Verificare che gli estintori non rientrino tra quelli previsti dalla norma al punto 6.Verificare che le iscrizioni e le marcature siano presenti e leggibili Controllare che sia disponibile il libretto di uso e manutenzione rilasciato dal produttore. Qualora i documenti non siano disponibili , o siano solo parzialmente disponibili il manutentore deve comunicare alla persona responsabile la non conformità rilevata. L’esito dell’attività di controllo iniziale deve essere comunicato alla persona responsabile.6 – Estintori per cui non è consentita la manutenzione Estintori da considerarsi fuori servizio:
- di tipo non approvato ad esclusione degli estintori di classe D
- che presentino segni di corrosione
- che presentino ammaccature sul serbatoio
- sprovvisti delle marcature previste dalla legislazione vigente
- le cui parti di ricambio e gli agenti estinguenti non siano più disponibili
- con marcature e iscrizioni illeggibili e non sostituibili
- che devono essere ritirati dal mercato in conformità a disposizioni vigenti
- non dotati di libretto uso e manutenzione rilasciato dal produttore
che abbiano superato 18 anni di vita.6 – Estintori per cui non è consentita la manutenzione :
Tutti gli estintori d’incendio per i quali non è consentita la manutenzione devono essere immediatamente messi fuori servizio e dismessi secondo le norme vigenti.Sull’estintore deve essere applicata un’etichetta “ESTINTORE FUORI SERVIZIO”. Si deve informare la persona responsabile e riportare la dizione “FUORI SERVIZIO “ sul cartellino di manutenzione collocato sull’estintore stesso.

SORVEGLIANZA
Che l’estintore sia integro
Che sia presente e segnalato con cartello
Che il cartello sia chiaramente visibile
Che sia immediatamente utilizzabile
Che non sia manomesso
Che le iscrizioni siano leggibili
Che il cartellino di manutenzione sia presente …
Che l’indicatore di pressione sia presente sull’apparecchio...
Che l’estintore portatile non sia collocato a pavimento
CONTROLLO PERIODICO
Il controllo periodico deve essere eseguito da persona competente. Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare ,con periodicità massima di 6 mesi (entro la fine del mese di competenza) l’efficienza degli estintori portatili o carrellati, tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti:
- Per gli estintori a pressione permanente il controllo della pressione interna con uno strumento indipendente.
- Per gli estintori a biossido di carbonio il controllo dello stato di carica mediante pesatura.
- Controllo della presenza,del tipo e della carica delle bombole
di gas ausiliario per gli estintori pressurizzati con tale sistema
REVISIONE PROGRAMMATA
Durante la fase di revisione su tutti gli estintori portatili e carrellati la data della revisione ( mese e anno) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuata deve essere riportata sia all’interno che all’esterno dell’estintore.Ogni 5 anni, durante la fase di revisione degli estintori a biossido di carbonio, portatili e carrellati, la valvola erogatricedeve essere sostituita.
COLLAUDO

Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la stabilità del serbatoio o della bombola dell’estintore in quanto facente parte di apparecchi a pressione. L’attività di collaudo deve comportare l’attività di revisione.* In occasione del collaudo dell’estintore ( sia portatile che carrellato) la valvola erogatrice deve essere sostituita.
La data del collaudo deve essere riportata all’interno e all’esterno dell’estintore. La periodicità del collaudo èstabilita dal prospetto 2.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prospetto 2 - Periodicità massima di revisione e collaudo

ESTINGUENTE TIPO DI ESTINTORE

REVISIONE

 

MESI - ANNI

COLLAUDO

CE / PED

MESI - ANNI

COLLAUDO

PRE / PED

MESI- ANNI

POLVERE Tutti 36 - 3 144 - 12 72 - 6
BIOSSIDO DI CARBONIO Tutti 60 - 5 120 - 10 120 - 10
A BASE D'ACQUA Serbatoio in acciaio al carbonio con agente estinguente premiscelato 24 - 2 72 - 6 72 - 6
A BASE D'ACQUA Serbatoio in acciaio al carbonio contenente solo acqua ed eventuali additivi in cartuccia 48 -4 96 - 8 72 - 6
A BASE D'ACQUA Serbatoio in acciaio inox o lega di alluminio 48 - 4 144 - 12 72 - 6
IDROCARBURI ALOGENATI Tutti 72 - 6 144 - 12 72 - 6